I rosati sono solitamente apprezzati per la loro freschezza e leggerezza e per la finezza del colore. La loro aromaticità li rende perfetti per un aperitivo e per essere accompagnati a piatti delicati. Si bevono principalmente giovani e vanno serviti freschi, per questo possono essere ben valorizzati nei mesi più caldi. C’è a volte un’esagerazione di questo stile che finisce per eccedere in dolcezza e in profumi di fragola e colori sgargianti, ma ci sono anche molti produttori che cercano di valorizzare i vitigni storici e descrivono il loro territorio con personalità e rigore.
Non è facile però trovare rosati ben fatti perché la vinificazione in rosa presenta notevoli difficoltà. Il punto di equilibrio dell’acidità è esilissimo e fondamentale, ancora più che nei bianchi. Se carente di acidità il vino risulterà piatto e inespressivo, se troppo fresco sarà aggressivo e senza finezza. L'equilibrio dipenderà anche dalla tannicità, leggera ma presente e sposterà il punto di equilibrio per la freschezza. …insomma, ci vuole talento.
Vi presentiamo due rosati che interpretano al meglio la categoria. Semplici ma non banali.