L'altro grande bianco Irpino è il Greco di Tufo.
I terreni di Tufo, come indica infatti il toponimo, sono di roccia vulcanica e le viti appoggiano proprio su lave e tufi con strati di lapilli e pomici che favoriscono anche una buona aerazione del terreno. Le roccie vulcaniche, sempre ricche di potassio, agevolano nelle uve la concentrazione degli zuccheri che in vinificazione permetteranno un naturale sviluppo alcolico.
Oltre a Tufo vi sono altri due comuni molto vocati esposti a sud a destra del fiume Sabato, Santa Paolina e Montefusco. Il Greco di Tufo, vinificato a partire dal Greco Bianco, uva di evidente origine ellenica, può contenere fino al 15% di Coda di Volpe, altro vitigno autoctono che oggi si sta riscoprendo anche in purezza. L'esposizione a sud è molto gratita dal Greco che è un vitigno a maturazione tardiva.
E' meno esuberante del Fiano nei profumi fruttati, soprattutto in gioventù, ma di freschezza tagliente e di forte mineralità. Ha solitamente colore paglierino brillante. Al naso è fine talvolta erbaceo di erbe aromatiche. Sempre bellissima acidità e sapidità e spesso retrogusto di mandorla dolce e frutta secca. Chiusura lunga e viva.