Il Fiano è coltivato fin dall'antichità in tutta la Campania. Dalla città di Apia nella Campania Felix arrivava infatti a Roma il vino da uva apiana, che insieme al Falerno e al Caleno era molto apprezzato nei banchetti più raffinati. Plinio il Vecchio nel suo trattato Naturalis Historia ce ne parla come di un vino molto zuccherino la cui uva era gradita alle api.
Dopo alterne vicende nel corso della storia, oggi il Fiano è coltivato in tutta la Campania. Troviamo ottimi vini nel Cilento e nel Sannio, ma è l'Irpinia con la piccola docg del Fiano di Avellino a regalarci degli autentici fuoriclasse. Ci sono alcuni comuni Irpini, a poca distanza l'uno dall'altro, che rappresentano dei veri e propri cru e danno vini che possono competere con i più grandi. Lapio, l'antica Apia o Cesinali, Montefredane, Summonte con le loro sabbie di origine vulcanica conferiscono ai vini profumi complessi di fiori e frutta, ma anche balsamici con note di menta e minerali con la pietra focaia, come si trova solo nei grandi Riesling. Sono vini che da giovani sono già piacevolissimi con dei golosi profumi di frutta matura, ma hanno una longevità sorprendente. Se avrete la pazienza di tenerli qualche anno in cantina vi gratificheranno con una straordinaria struttura ed eleganza. I grandi "vin de terroir" non sono solo d'oltralpe. Vi proponiamo tre esemplari dai Cru più vocati.